Le Energie Rinnovabili: tutti gli aspetti
Le energie rinnovabili derivano da risorse, dette anch’esse ”rinnovabili”, di origine naturale che, per caratteristiche intrinseche o dovute alla coltivazione dell’uomo, sono in grado di rinnovarsi nel tempo risultando pressoché inesauribili. Queste risorse sono anche dette ”sostenibili” se e solo se la loro rigenerazione è uguale o superiore al loro utilizzo. Queste fonti, e quindi le energie che ne derivano, presentano numerosi vantaggi, primo tra tutti l’assenza di emissioni inquinanti (ad eccezione delle biomasse) durante il loro impiego.
In particolare, tra le energie rinnovabili ricordiamo quella solare, quella eolica, quella marina, quella idroelettrica ed infine quella derivante dalla combustione di biomasse.
Fonti rinnovabili classiche
Le fonti rinnovabili classiche sono quelle che vengono sfruttate per la produzione di energia fin dall’inizio dell’età industriale. Tra le più antiche ricordiamo le centrali idroelettriche, con il vantaggio di avere lunga durata, anche più di 100 anni. Altre fonti classiche sono poi le centrali geotermiche che sfruttano l’energia dei campi geotermici e di altre manifestazioni, come i processi di decadimento nucleare di elementi radioattivi come uranio, torio e potassio (naturalmente presenti al centro della terra). Una centrale geotermica può funzionare 24 ore al giorno ma può essere vista come un’energia rinnovabile solo se considerata in tempi brevi.
Fonti rinnovabili non classiche
Di più recente impiego sono invece l’energia solare, quella eolica, quella marina e quella delle biomasse.
La prima ha numerosi vantaggi: è pulita, ha una reperibilità immediata ed è inesauribile. L’energia solare che colpisce la terra ogni giorno è enorme, circa diecimila volte maggiore di quella utilizzata dall’umanità nel suo complesso, e può essere usata per generare calore (solare termico) o elettricità (fotovoltaico).
L’energia eolica sfrutta l’energia cinetica del vento per generare energia elettrica o meccanica tramite aerogeneratori. Il principio è pressoché lo stesso dei vecchi mulini a vento: il vento spinge le pale, la rotazione viene trasmessa ad un generatore e questo infine produce energia. Tra le energie rinnovabili è sicuramente quella più diffusa al mondo ed in Italia copre già il 20% dell’energia alternativa prodotta, seppur poco conosciuta.
L’energia marina si distingue da quella idroelettrica poiché non vengono utilizzati bacini poco profondi ma veri e propri mari ed oceani. Sono state sperimentate diverse tecnologie per estrarre da essi energia ed alcune sono già in fase precommerciale ma il loro impiego è ancora piuttosto complicato e costoso.
Infine abbiamo le biomasse che, se bruciate, sono in grado di creare energia pulita e immediatamente utilizzabile. La biomassa è lo scarto organico, di origine vegetale o animale, dell’agricoltura e dei rifiuti urbani. Pur producendo CO2, non contribuisce ad aggravare l’effetto serra poiché la quantità prodotta per combustione è identica a quella prodotta dalla normale decomposizione delle stesse.
Future fonti rinnovabili
Il Brasile ha studiato un modo per produrre bioetanolo dalla canna da zucchero per limitare il più possibile l’impiego di petrolio nella produzione di carburante.
Infine, pur non essendo ”fossile”, l’energia nucleare non è annoverabile tra le fonti rinnovabili poiché sfrutta riserve limitate di minerali (per esempio l’uranio-235). Tuttavia, sono in fase di studio metodi di sfruttamento dell’energia nucleare da fusione di Deuterio e Trizio, minerali praticamente inesauribili in natura, che potranno così rientrare nelle già citate energie rinnovabili.
Sul sito Rinnovabili.it potrete trovare tutta l’informazione inerente l’energia green.